Recensione Atzeni - Laura Lattanzi - "alchimia cromatica"

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Recensione Atzeni

Recensione del libro “Arte del risveglio” di Alessio Atzeni.
 
 
Ho sempre pensato all’arte come ad un racconto che l’autore di ogni opera fa di se stesso al fruitore: da questa “narrazione” spesso nasce una “corrispondenza d’amorosi sensi” unica e incancellabile nell’anima di chi guarda o ascolta; il fruitore cioè viene trasportato in uno stato di pura intensità che trascende le dimensioni dello spazio e del tempo. Questo racconto che l’artista fa di se stesso può nascondere molte chiavi ermeneutiche e, leggendo il libro “Arte del risveglio”, opera rara e profonda, il maestro Atzeni ci conduce in un viaggio di scoperta di nuovi canoni interpretativi, mostrando, attraverso il disvelamento del significato di simboli rimasti nell’ombra per secoli, come l’arte possa essere strumento di risveglio della coscienza e possa elevare l’anima di chi se ne “nutre”. In questa ottica, l’arte diviene mezzo di ALCHIMIA SUPERIOR: l’artista, come un alchimista, ha il potere di distillare i propri moti interiori, separare le sensazioni e bruciare i residui che lo legano al mondo materiale, permettendo al fruitore di viaggiare, mediante il simbolismo, oltre il mondo visibile, fino al raggiungimento della BELLEZZA.
 
La bellezza e l’armonia del linguaggio occulto delle creazioni dei grandi maestri (come Leonardo, Michelangelo e Botticelli ad esempio), oggetti di approfondita e innovativa analisi da parte di Atzeni, diventano allora strumento di elevazione spirituale e di risveglio coscienziale, trasmettendoci un messaggio non scalfito dal tempo ma velato dall’uso dei simboli. L’attività artistica e soprattutto la pratica alchemica riflettono la natura nel suo creare non ripetitivo, trascendendo il fine primario di riprodurre e conservare le specie come quantità ma aumentando il livello dell’informazione a disposizione delle intelligenze più attente e consapevoli. L’espressività artistica va nella stessa direzione dell’alchimia: livelli di comprensione e di contatto con l’inconscio, comunemente molto rari, mediati dall’uso di un linguaggio espresso principalmente in simboli, allegorie e metafore, sapientemente esplorate e illustrate dall’Autore. Per esprimere qualcosa di infinito e indefinito, di eterno e di indeterminato, il linguaggio dell’alchimia non può che essere suggestivo e suggestionante, artistico appunto. Concludo questa recensione dell’opera con una citazione di Marcel Proust: “Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso”.
 
 
In conclusione, la lettura di “Arte del risveglio” da parte della sottoscritta, ha favorito un’ulteriore presa di coscienza circa le meravigliose virtù terapeutiche dell’arte, lungo il sentiero dell’evoluzione che è infinito.
 
                                                            
 
                                                     Dott.ssa Laura Lattanzi.
 
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